Elisa Sciuto (giornalista, attrice)
Roma 9.12.2020
Intervista di Gianfranco Gramola
“Aldo Biscardi? Non sbagliava mai,
puntigliosissimo e di una precisione incredibile e anche scaramantico da morire.
Non si potevano salire e scendere le scale degli studi prima della
trasmissione”
Nata a Catania si laurea a Roma in Storia del
teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Inizia da
giovanissima a fare l’attrice di teatro, cinema e televisione. Nel 2006
diventa giornalista e inizia a lavorare come conduttrice tv. Scrive, nel
frattempo, per Raifutura, Recensito.net, Startv, VIP. Nel 2008 è inviata per
Pirati su Rai 2. L’anno successivo affianca Aldo Biscardi nel Processo di
Biscardi. Innamorata del cinema, nel corso degli anni ha realizzato il programma
Nonsolocinem@ per La3, ha lavorato come corrispondente per la rivista inglese
Empire e per Glamour tv, ha condotto il notiziario serale di Teleroma 56 e ha
curato per R101 le recensioni in anteprima dei film in uscita, cosa che fa
ancora oggi per il magazine Just Cinema. Dopo aver condotto per anni MyWay,
notiziario sulla viabilità nazionale in onda su Sky TG24, Skysport24 e Sky
Meteo 24, è approdata a La7 all’Aria che tira. Attualmente lavora per
Pomeriggio 5, condotto da Barbara D’Urso e poi a Radio RTL 105 e Radio Zeta.
Intervista
Hai iniziato la tua carriera con il
teatro e il cinema. Com’è nata questa passione Elisa?
Io sono sempre stata attrice dentro di me.
Fin da bambina vivevo all’interno di un film, un film che mi trovavo a girare
per non sentirmi sola. Non lo so, anche ora la mia vita è un film, è un po’
un disastro (risata). Non so quanto questo sia
positivo o negativo per la
mia vita, ma penso sia positivo perché la fantasia ti apre tante porte
soprattutto quella della positività. Quindi la mia passione nasce fin da quando
andavo alle scuole elementari. Poi ho smesso di fare l’attrice, però sono
rimasta attrice dentro.
E con il giornalismo?
Quella del giornalismo è una passione che è
nata in me dalle scuole medie, perché andavo molto bene in italiano. Mi piaceva
scrivere però mi piaceva anche andare in televisione a raccontare le cose. Per
questo ho deciso di intraprendere la carriera di giornalista televisiva. Prima
ho iniziato scrivendo (scrivo ancora, poco ma scrivo) e poi ho deciso di fare la
giornalista in tv, ed ora in radio non mi occupo di politica, sono solo una
speaker che si diverte molto.
I tuoi genitori come hanno preso la tua
scelta di fare la giornalista?
Bene. Erano dispiaciuti che una figlia di 18
anni andasse via di casa. Abitavo a Catania e poi sono venuta a Roma, ho
studiato, mi sono laureata a Roma, ho fatto il master a Roma e poi ho proseguito
la mia vita qui nella capitale. Tuttora sono dispiaciuti perché vorrebbero la
figlia accanto, però sono anche felici per me.
Cinema, tv, radio. In quali di questi
ambienti ti senti più a tuo agio?
Diciamo che il peggio lo do in tutti gli
ambienti (risata). Nel cinema ho dato e ormai non lo considero più se non
quando vado alle anteprime stampa per recensire i film o quando sono a casa a
vederne qualcuno. La televisione e la radio sono due mondi completamente
diversi. Entrambi molto affascinanti e quindi non ti saprei dire quello in cui
io riesco a dare il meglio. Il peggio in entrambi sicuramente (risata).
Ho letto che hai lavorato con Aldo
Biscardi nel “Il processo di Biscardi”. Come hai vissuto quell’esperienza
e che ricordi hai di Biscardi?
E’ stato un periodo bellissimo, perché
Aldo mi ha fatto avvicinare allo sport. Lui mi manca moltissimo, mi ha insegnato
molte cose, un vero professionista. Aveva 80 anni, ci riuniva ogni lunedì per
la riunione di redazione e per due ore di fila, noi lo ascoltavamo e lui
scriveva tutta la scaletta a penna.
Non sbagliava mai, puntigliosissimo e di una precisione incredibile e anche
scaramantico da morire. Non si potevano salire e scendere le scale degli studi
prima della trasmissione.
Con le colleghe hai trovato più
competizione o amicizia?
Ho trovato comprensione. Amicizia si,
conservo delle amicizie di Sky. Siamo state a pranzo rigorosamente in quattro
l’altro giorno. Ho la mia più cara amica che lavora con me, però devo dire
che ho trovato tanta comprensione oltre alla solidarietà. Questo l’ho trovata
più dalle donne che dagli uomini e questa è una cosa bellissima, perché di
solito tra donne si è in competizione. Sarà che io non ho mai provato invidia
nella mia vita e non sono mai stata in competizione con nessuno, perché ognuno
di noi è fatto a modo proprio ed è diverso ed è proprio quella diversità che
viene fuori. Quindi c’è stato un aiuto reciproco e quindi io userei la parola
comprensione più che competizione.
Quando non lavori curi delle passioni
nella vita?
Quando io non lavoro, lavoro il triplo
(risata). Quindi vado in banca, alla posta, sbrigo delle cose che non ho avuto
il tempo di sistemare. Per esempio ho davanti a me una macchina leva pelucchi dei
maglioni, che aspetta solo di funzionare con delle batterie. Io non ho avuto il
tempo di comperare le batterie, quindi la macchina leva pelucchi è ferma. Devo
dire che il lavoro vero, sta fuori dal lavoro normale, anche se il mio lavoro è
bellissimo, mi piace, mi diverto e mi sento una privilegiata.
Come sarà il tuo Natale?
Il Natale purtroppo è visto in maniera
consumistica. A noi invece ci piace passarlo in famiglia e la cosa più bella è
il rivedersi dopo tanto tempo. Sarà un Natale diverso, non saremo la solita
tavolata di 30 persone, ma lo passerò nella mia città ed è l’occasione per
stare vicina alla mia famiglia.
Parliamo un po’ di Roma. Quando sei
arrivata nella città eterna e come ricordi l’impatto?
Mi sono trasferita a Roma 21 anni fa e
l’impatto è stato come un gioco per me. Un po’ complicato all’inizio, però
era una sfida e volevo che Roma fosse mia.
Ti ha deluso?
No, mi ha deluso ultimamente, mi ha deluso
l’ultima amministrazione. Roma purtroppo ora è nel totale degrado e vedere la
città più bella del mondo in queste condizioni fa veramente male. Roma è
talmente bella, ma purtroppo c’è la totale incuria. C’è tanta inciviltà e
questo porta a diventare la città
una gran porcheria. Secondo me bisognerebbe avere più attenzione, più amore ed
essere più civili. Ma la cura aspetta all’amministrazione, perché io a Roma
ci ho rimesso due legamenti per colpa delle buche di Roma. E’ una città in
cui è difficile muoversi a piedi, in bicicletta, in moto e in auto. E’ tutto
molto complicato.
Quali sono state le tue abitazioni romane?
Tante. Ho fatto dieci traslochi e ho girato
tutta Roma e tutte le zone della città. All’inizio ero in zona Prati, quindi
a due passi dal Vaticano. Dopo la zona Prati mi sono trasferita a Vigna Clara,
che è una zona residenziale dove c’è tanto verde e il mio cane è felice.
C’è un angolo di Roma a cui sei molto
affezionata?
Nei pochi momenti liberi io vado al mare, in
estate ma anche in ottobre e novembre. Mi piace proprio andare al mare, perché
essendo cresciuta in Sicilia per me il mare, l’acqua ha un’importanza
immensa, quindi vado a Fregene o a Santa Marinella. In inverno mi piace
moltissimo il centro storico, la zona dove ho vissuto, mi piacciono i Fori
Imperiali perché sono appassionata di archeologia. Queste antichità mi
trasmettono molte emozioni.
La cucina romana ti ha conquistata?
Tutta la cucina romana mi ha conquistata, ma
non solo quella romana. La cucina romana ti crea problemi …
Colesterolo?
No, alla linea (risata). Qui è un problema.
La pizza romana è buonissima, ma mai come quella napoletana. Qui adoro gli
gnocchi alla romana, la carbonara, la matriciana, la cacio e pepe e la gricia.
Tra qualche mese ci sono le elezioni del
nuovo sindaco di Roma. Hai qualche consiglio da dare ai candidati?
I miei consigli sono quelli di pensare che
Roma è la capitale del mondo e quindi deve tenere alto questo status. Non può
continuare a versare nell’incuria e nella sporcizia. Deve diventare la vera
capitale. Non si chiama Roma capitale? E’ ora che lo sia non solo a parole ma
anche nei fatti.